Alzasse la mano chi aveva pensato di vedere il Procida Calcio al 31/12/2019, dopo un’estate travagliata passata tra trattative vere o presunte e senza una struttura su cui allenarsi, in piena lotta play-off ed al secondo posto del campionato di Attività Mista?

Sarò onesto, io no…

Con le condizioni date, non avrei mai pensato che la squadra allestita in estate dalla dirigenza isolana potesse arrivare al giro di boa del campionato con 25 punti in classifica fermando le corazzate del girone Ischia e Pianura. Pensavo che i suoi “campioni” avrebbero consentito al Procida di mantenersi in una zona tranquilla del campionato, ma non di certo in zona play-off. Ergo, va fatto un plauso a Iovine ed ai suoi ragazzi per quanto fatto sinora. Certo, hanno scelto il momento sbagliato per sbagliare una partita: l’1-4 contro l’Ercolano nella gara del ritorno allo Spinetti è ancora negli occhi di tutti quei tifosi che aspettavano con ansia di rivedere in campo e vincere Micallo e compagni. E forse proprio questo ha tradito i ragazzi di Mr Iovine. Le scuse per la débâcle sono state immediate, anche se non dovute: non è un reato sbagliare una partita, certo se avessero scelto un altro momento sarebbe stato meglio. Battute a parte, il Procida ora ha un lungo periodo di sosta per ricaricare, o per meglio dire per fare una preparazione atletica per affrontare al meglio il girone di ritorno.

Dal mercato arriva Enea Coppola che prende il posto del partente Ciro Improta, mentre sono arrivati due under (Pesce e D’Auria) per sostituire Vittorio Lubrano Lavadera e Pianese.La linea scelta, dunque, rimane quella di affiancare a giovani isolani (procidani o ischitani non fa differenza) pochi giocatori esperti e di qualità provenienti da terraferma che uniti ai fratelli Costagliola e Cibelli possano fare da guida fin quando non sarà possibile affidare questo compito ai vari Mammalella, Veneziano ed altri per formare una squadra a trazione procidana.