Procida – L’ora di ritrovarsi tutti assieme e provare a delineare gli anni che verranno. Su un’isola completamente spaccata su tutto le due associazioni che raggruppano la maggior parte dei costruttori dei misteri, hanno inteso sollecitare la cittadinanza procidana, con la somministrazione di un questionario e una lettera a corredo, sulla processione del venerdì santo:

«Le Associazioni “L’isola dei Misteri” e i “Ragazzi dei Misteri”, in questi tempi incerti, hanno deciso di fermarsi e riflettere insieme.Oggi ci troviamo dinanzi ad un bivio;(sorto già l’anno scorso alla prima riunione con il comitato per la Processione), é il momento di cambiare e lavorare tutti insieme nella stessa direzione.

Gli incontri sono stati lunghi e profiqui e le necessità da noi analizzate, per dare al “Venerdì Santo” il lustro e l’importanza che merita sono tante. Noi diciamo Venerdì Santo, perché questo evento é la nostra storia, la nostra cultura, la nostra tradizione dalla metà del”600. Negli ultimi anni, la fede e la passione, sono andate un pó scemando e non vi nascondiamo che anche l’interesse per il “Mistero” si è affievolito, questo lo possiamo affermare con il nostro lavoro che mettiamo a disposizione per tutta la comunità da più di dieci anni, senza mai tirarci indietro e rattopando con quel poco che abbiamo, tutti i buchi.

Nel 2004 nasce l’Associazione “I Ragazzi dei Misteri”, perché, ormai esisteva un problema concreto, gli spazi. Grazie al compianto Fabrizio Borgogna, allora amministratore, giovane dei “Misteri” che credeva fortemente in questa Tradizione, che si fece carico personalmente di questo enorme problema, facendo acquistare al comune 10 tendo-strutture per realizzare all’interno i “Misteri”. Ed ancora oggi, dopo venti anni si costruiscono ancora i “Misteri” in quelle tende ormai malandate, non più sicure, dove il gelo lo fà da padrone.

Dopo qualche anno, le incomprensioni all’interno dell’Associazione, hanno portato una divisione dando vita all’Associazione “L’isola dei Misteri”. Ciò creó grande caos nell’isola, dove nessuno capiva le motivazioni e il perché, forse questo è stato un bene, dove c’è competizione, c’è maggior voglia di fare. Buone sono state le iniziative fatte dalle varie Amministrazioni, ma poi finalizzate a sé stesse.

Oggi dopo tanto tempo, ma non è la prima volta, le due Associazioni più importanti, per il ruolo che coprono all’interno del “Venerdi Santo”, sono unite in un’unica voce, é arrivato il momento di cambiare, di lavorare insieme e guardare avanti.

Mai come prima bisogna ritornare al passato, a quella parte religiosa che ormai non è più nella memoria dei Procidani. Noi sappiamo bene che il “Venerdì Santo” non sono solo i “Misteri” ma questa magia ha già inizio la Domenica Delle Palme, con l’ultima cena del Giovedì Santo…. e scusate il nostro ricordo si ferma qui. La vera storia, la vera tradizione religiosa é ben altro. Chiedo a tutti cosa sono i “rummur”, ma chissà se sapranno rispondere.

Noi oggi abbiamo bisogno che si trovino luoghi sicuri, dove operare in tranquillità, organizzare dei corsi e laboratori di teoria e pratica sul “Venerdì Santo” attivi tutto l’anno dove apprendere le tecniche di costruzione, come la cartapesta, l’antica tecnica delle “cene increspate” ma soprattutto, da poter iniziare con i ragazzi, un discorso di riciclaggio e scoperte di tecnica ad impatto zero. Finanziamenti costanti ed importanti mirati al” Venerdì Santo” e alle Associazioni, dando loro la possibilità di proseguire il lavoro fatto fino ad oggi. L’acquisto di un tendone per ricoprire la piazza del porto, dove poter organizzare una mostra permanente dei “Misteri”.

La necessità di avere un luogo comune dove realizzare un “vero” museo del “Venerdì Santo”, un’opera comunale gestita insieme alle Associazioni, che racconti 400 anni della nostra cultura e dia alla collettività il ricordo di qualcosa che si è quasi perso.

Il bisogno di nuove tendo-strutture, perché ad oggi c’è il rischio che non saranno solo due gli anni senza “O Mister”, visto le condizioni in cui si trovano le tende. Su dieci tende, forse ne possiamo montare due. Con questi numeri, certo non si può prevedere di accogliere i ragazzi.

In ultimo, ma solo perché é un impegno a lungo termine, che possa cambiare le sorti del “Venerdì Santo” é l’individuazione di una nuova “Cittadella dei Misteri”, dove le due Associazioni, riusciranno, insieme all’Amministrazione, a far ritornare la Processione come negli anni”90 ma con maggior rilevanza mediatica, economica e culturale per la crescita di noi stessi e il nostro territorio.

Noi ci sentiamo obbligati, nei confronti di tutta la comunità, dai nostri figli ai nostri nonni, a non permettere che nel vostro cuore, il “Venerdì Santo” non sia indifferente, ma che sia una fiamma sempre accesa. Il nostro é un grido disperato, aiutateci, aiutiamoci»

Il questionario è reperibile sulla pagina facebook: l’isola dei misteri