Procida. A margine dell’accaduto Maria Capodanno ha dichiarato:
“La storia ci ha insegnato che nei regimi autoritari la cultura è asservita alla politica; nei regimi democratici la cultura è libera ed è espressione del più ampio dibattito.
In Italia abbiamo già avuto esperienze del popolo irreggimentato in cui il capo aveva sempre ragione. Non è mai accettabile che in un evento culturale prevalga l’intolleranza e il pregiudizio.
Oggi a Procida si è scritta una brutta pagina per la democrazia: è prevalsa l’intolleranza e la mancanza di discussione e questo, paradossalmente, è avvenuto nel luogo deputato al confronto quale è l’aula del C.C.
Mi hanno impedito di parlare dopo che ero stata invitata a farlo, solo perché in premessa avevo manifestato il mio sbigottimento e il mio stupore perché il C.C. di cui sono vicepresidente era stato del tutto ignorato su un argomento tanto importante e unitariamente condiviso, mentre, viceversa, come comunicato dal Sindaco nel suo intervento, altre istituzioni, università, comuni flegrei, comuni delle isole minori, compagnie di navigazione erano state contattate per collaborare a un comitato organizzatore.
Visto che il C.C. che è la prima istituzione democratica del territorio in quanto rappresenta l’intera comunità non è rispettato e tenuto in nessun conto dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale, ritengo doveroso rassegnare le dimissioni da vicepresidente del C.C., proprio in segno di riguardo e correttezza.
Colpisce il silenzio assordante del Sindaco che non ha ritenuto di intervenire e richiamare il manager ad un atteggiamento più rispettoso e consono ad una assemblea convocata, credo, per ascoltare, onde prendere spunti per il dossier da predisporre e per sostenere le ragioni di una rappresentante del C.C., persona, tra l’altro, che nei suoi 50 anni dedicati alle istituzioni democratiche di questa isola, si è battuta sempre per allargare gli spazi di dibattito e di democrazia, come dimostra lo Statuto ed il Regolamento Comunale, ottenuto in anni in cui il C.C. faceva da contorno ai lavori della Giunta e del sindaco. La democrazia non accetta deroghe.”