Procida – Quello di oggi si prospetta come un consiglio comunale molto vivace. A tal proposito il gruppo consiliare di “Insieme in Movimento” ha evaso un comunicato stampa nel quale spiega le ragioni della sua assenza dal civico consesso:

“Nel clima di S. Valentino suscitato dalla festa degli innamorati, osserviamo con una certa apprensione gli sviluppi di un c.c. che fra i numerosi punti all’ordine del giorno, si annuncia come l’inizio ufficiale  di una competizione elettorale aspra e carica di odio tra le parti in campo, ma per il momento povera di contenuti e di confronto nel merito di ciò che realmente servirebbe alla nostra amata isola. 

Come gruppo registriamo ad oggi ancora l’assenza di progetti politici chiari e tangibili da sottoporre all’esame di un elettorato comprensibilmente disorientato di fronte a schermaglie che poco hanno a che vedere con una corretta dialettica politica.

In questo senso intendiamo ancora una volta dare il nostro contributo, consapevoli che per affrontare i temi nevralgici dell’isola, bisogna aprire gli occhi e non lasciarsi abbagliare da colori di bandiere o di militanza politica, in un clima di perenne campagna elettorale, andando oltre gli schieramenti, e confrontandosi su proposte di un progetto politico.  Ci permettiamo di suggerire dunque un approccio diverso, come abbiamo fatto sin dal principio, impegnandoci nella costruzione di un programma in rappresentanza di un ampia area civica e movimentista che viene dal basso. D’altronde la politica dovrebbe trasformare in atti amministrativi le istanze del territorio.

In ragione di ciò ci sembra tardivo e strumentale proporre al consiglio comunale la condivisione  di scelte fondamentali, già predefinite, senza la necessaria condivisione, nei tempi corretti con la cittadinanza e soprattutto nei confronti dell’istituzione ( Consiglio Comunale) e delle sue figure di garanzia.

In merito al punto 8 dell’O.D.G. relativo alla candidatura di Procida a Capitale della Cultura, da quanto visto fin ora, osserviamo il serio rischio di una strumentalizzazione elettorale, abbagliati dal raggiungimento di un trofeo che a nostro avviso deve restare secondario rispetto alla opportunità di un processo di maturazione collettiva e di consapevolezza che si sarebbe dovuta innescare sin da principio, rispetto ad un progetto di sviluppo turistico-culturale a misura per l’isola di Procida. 

Procida e certamente dotata di un enorme patrimonio culturale dovuto senza dubbio a “quelli di Prima”… ma di molto prima! Parliamo dei Micenei, i Greci, passando dai Romani fino ai Cossa i Da Procida, D’Avalos i Borboni, culture che stratificandosi hanno composto il nostro enorme patrimonio, che  meriterebbe di essere trattato con la dovuta responsabilità.

“Il termine cultura deriva dal verbo latino colere, “coltivare”. L’utilizzo di tale termine è stato poi esteso a quei comportamenti che imponevano una “cura verso gli dei”, da cui il termine “culto” e a indicare un insieme di conoscenze”.

Dunque la cura della terra, metodica e costante nel tempo, affinché possa dare frutti, ci sembra la metafora ideale per rappresentare in maniera plastica l’impossibilita di produrre realmente un valore attraverso un processo di partecipazione forzata nei modi e nei tempi e dopata dal momento pre elettorale. Viceversa avremmo dato certamente il nostro contributo se  per tale percorso ci fosse stata una seria volontà politica sin da principio. Per queste ragioni non prenderemo parte al consiglio comunale di oggi, auspicandoci che nel prossimo futuro si possano creare le giuste condizioni affinchè Procida possa avere finalmente una visione, un progetto, una rotta da seguire al di là di chi governa la nave”.