Procida – È mancato pochi giorni fa all’età di 92 anni Davide Schiffer, neurologo cuneese di origini ebraiche, che per un periodo ha vissuto a Procida. La circostanza fu allorquando il padre venne assunto, assieme allo zio, per sovrintendere all’elettrificazione delle isole del golfo di Napoli.
Un aneddoto di ottanta anni fa ricorda gli uomini, il contesto sociale e politico di quegli anni:
“Era il 10 giugno 1940. Il Duce sta annunciando alla radio la dichiarazione di guerra alla Francia e all’Inghilterra. Ricordano gli storici che in giro c’era un silenzio assoluto, non si sentiva nemmeno il rumore della risacca. Le parole del Duce squillavano come lame e si diffondevano sul porto, secche e veloci con la finale prolungata: “Italianiiii, in questo momentoooo…>. In quel momento, sul più bello, il Duce perde la voce, il discorso è troncato. La radio smette di parlare perché viene a mancare la corrente elettrica. Esplode la piazza:grida, insulti, bestemmie. La gente impazzita corre verso la spiaggia delle Grotte ove è situata la Centrale Elettrica Gasparini, ove lavorano Giuseppe e Alessandro Shiffer, due ebrei ungheresi, fino allora tollerati ed accettati. < Sono loro i colpevoli, gli Ebrei hanno boicottato il Duce!>. Il buon Giuseppe Shiffer che sta affannosamente cercando di far ripartire quella bestia della vecchia macchina che non ne vuol sapere, viene prelevato di forza e condotto al palazzo del Fascio ove è costretto ad ingurgitare mezzo litro di olio di ricino. Ma non è finita. Dopo alcuni giorni, per i fratelli Shiffer arriva il decreto di espulsione dall’isola: Alessandro sarà deportato e muore ad Auschwitz”.