“Il 31 gennaio scorso ho avuto il primo contatto con l’unità di crisi del Ministero degli Esteri che gestisce l’emergenza coronavirus. In quella prima fase, la preoccupazione era innanzitutto di capire come assistere i nostri marittimi che erano in Cina. La quarantena era la scelta consigliata per garantire la loro sicurezza e quella delle famiglie.
Ora che l’emergenza riguarda direttamente l’Italia, la regola consigliata è quella di non avere contatti con i focolai dell’epidemia.
Per tale motivo è opportuno che gli isolani non si rechino nelle zone a rischio.
Nel caso in cui nelle strutture ricettive di Procida giungano dei cittadini provenienti dalla Cina, dalle aree di Codogno (Lodi) e Vo’ Euganeo ( Padova), o dalle altre dove si è diffuso il virus, è necessario contattare il Comune o l’Asl. In questo modo potranno essere effettuati gli opportuni controlli.
Non rientra nelle possibilità del Sindaco limitare la libertà di spostamento dei cittadini di origine cinese. Le precauzioni vanno stabilite solo se i cittadini, di qualsiasi etnia, sono stati in Cina nell’ultimo mese.
Il contagio dei virus può avvenire solo in caso di contatto ravvicinato. Ancora una volta va ribadita la corretta prassi di lavarsi frequentemente le mani al fine di evitare il passaggio dei microbi.
Resto in contatto con la Presidenza della Regione Campania, gli altri sindaci e l’Asl per disporre tempestivamente tutte le misure di garanzia che si rendessero necessarie.”