È stata presentata questa mattina, nella Sala “Mariella Cirillo” della Città Metropolitana di Napoli, la candidatura di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2021. Svelato anche il logo. Molte le iniziative in campo: la costituzione di un ampio e qualificato Comitato promotore (coinvolte istituzioni, università, parchi, comunità scientifica, partner privati), il supporto dell’Associazione Comuni delle Isole Minori, attivati tavoli tematici, un Museo del Mare in allestimento. Candidatura accolta con grande entusiasmo.

Cinque cerchi. Uno più grande, al centro, e quatto intorno. Procida al centro, tra Napoli, Ischia, Capri e Pozzuoli. Procida al centro, tra arte, musica, cinema e letteratura. Un segno statico, ma dinamico allo stesso tempo, espressione del movimento, del fluire continuo del rapporto tra l’isola e il suo “arcipelago” geografico, storico e culturale, della relazione ininterrotta tra vite, esperienze, arti, contenuti e fruitori. Un segno antico, semplice e complesso allo stesso tempo, che nelle forme esprime il continuo processo di scambio e contaminazione, alla base di qualunque evoluzione e progresso.È stato svelato questa mattina il logo che accompagnerà l’isola di Procida nella sua sfida per diventare Capitale Italiana della Cultura 2021. Una sfida che è partita dalla Sala “Mariella Cirillo” della Città Metropolitana di Napoli, e che vuole arrivare fino a Roma, dove, nel prossimo giugno, sarà svelata quale, tra le 43 candidate, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali avrà scelto come culla della cultura per l’anno venturo. A presentare questo challenge la Consigliera Delegata alla Cultura della Città Metropolitana, Elena Coccia, il Sindaco di Procida, Dino Ambrosino, il Direttore della candidatura, Agostino Riitano, già project manager supervisor di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il Creative Director dell’agenzia che ha ideato il logo, Paolo Altieri, esponenti del mondo accademico, dell’associazionismo, del mondo imprenditoriale e sociale che sostengono questa sfida.

L’iter

Il percorso che attende l’isola è il seguente: entro il 2 marzo bisognerà presentare il dossier, “60 pagine in Times new roman con interlinea da 1,5”, spiega divertito Riitano, e sperare che la Commissione all’uopo creata presso il Mibact, che si pronuncerà dopo il 10 aprile, inserisca Procida tra le 10 finaliste. In questo caso seguirà un’audizione di un’ora, dopo di che il Ministro svelerà, nel mese di giugno, la prescelta.“Procida – ha affermato la Consigliera Delegata Coccia – ha tutto per diventare capitale della cultura: mare, paesaggio, biodiversità, arte, cultura, storia, gastronomia, tradizione, passione. Già il 13 febbraio ho un incontro al Mibact, durante il quale parlerò di questa grande candidatura che tutti sosteniamo”.

La strategia

Come si sta attrezzando Procida per vincere? Innanzitutto attraverso la costituzione di un comitato promotore altamente qualificato: oltre all’amministrazione comunale e all’ente metropolitano, sono state coinvolte le Università “Federico II”, “L’Orientale” e “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, Stazione Zoologica “Anton Dhorn”, la Camera di Commercio di Napoli, partner privati quali istituti bancari e compagnie di navigazione. Ma è un Comitato ancora aperto a quanti vorranno ancora offrire il proprio contributo.Il Comitato attiverà un percorso di co-creazione partecipata con i cittadini, denominato “Procida Immagina”, mediante la costituzione di tre tavoli di lavoro, guidati da tre esperti: uno incentrato sui temi dell’inclusione sociale e accessibilità, un altro su giovani e nuove tecnologie, il terzo su turismo culturale e destagionalizzazione.Terzo punto, la condivisione. “Abbiamo voluto coinvolgere – ha spiegato il Sindaco Ambrosino – tutte le istituzioni partenopee, tutti i ‘procidani di cuore’ e l’ANCIM, l’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori, affinchè questa sia vissuta non solo come la candidatura di Procida, ma come la candidatura di tutta l’area metropolitana e di tutte le isole minori. Se vinceremo sarà una vittoria di tutti”.Il 22 e il 23 febbraio prossimi, infatti, 21 cittadini residenti nei Comuni delle piccole isole saranno ospitati nelle case dei procidani, vivranno una dimensione di accoglienza familiare, ragioneranno e scambieranno buone pratiche e svilupperanno idee e progetti culturali condivisi.

Storie di mare

Ma non è tutto: via libera anche al progetto Legami del mare. Prove generali di un museo, una mostra temporanea allestita mediante la raccolta di oggetti che i cittadini procidani sono invitati a prestare temporaneamente al Museo Civico di Procida, per allestire un percorso che descriva il legame tra l’Isola di Procida, e i suoi abitanti, con il mare. Le storie racchiuse in un piccolo angolo di mare, testimoni di eventi e fatti che hanno portato condizionamenti fino alla terraferma in una linea del tempo che è possibile tracciare dall’età del bronzo ai giorni nostri, verso l’anteprima di apertura del Museo Civico dell’isola il 3 marzo 2020.

Non una gara sulla quantità, ma cultura al centro di una politica di sviluppo

“Si tratta di una competizione ardua – ha sottolineato Riitano – ma non è una gara sulla quantità del patrimonio culturale di ciascuna città, piuttosto su una progettazione di natura strategica, dove la cultura viene messa al centro di una politica di sviluppo. Metteremo in campo percorsi di inclusione e partecipazione. Il cinema sarà uno dei linguaggi determinanti per caratterizzare il nostro dossier di candidatura: è noto a tutti che Procida è stata il set di pellicole straordinarie e questa sfida servirà a riportare qui i grandi maestri della settima arte”.

Una Città Metropolitana ricca di bellezze

Il Sindaco della Città Metropolitana, Luigi de Magistris, saluta così l’iniziativa: “L’entusiasmo che ha generato la proposta di candidatura dell’isola di Procida dimostra che la città metropolitana è straordinariamente ricca di bellezze e di energie che meritano di essere valorizzate e conosciute in tutto il mondo. Del resto, è il percorso che abbiamo messo in campo dal nostro insediamento e che sta portando ora, basta vedere i dati sui flussi turistici, grandissimi frutti. Si pensi al lavoro fatto ai Saloni mondiali dell’Unesco, dove abbiamo reso protagonisti proprio i siti meno noti ma di assoluta bellezza dell’area metropolitana, e dove Procida ha avuto sempre un ruolo di primo piano. Pertanto, qualunque iniziativa che vada in tal senso troverà sempre la Città Metropolitana fortemente al suo fianco”.