C’è un angolo di Mediterraneo dove la letteratura non è solo parola scritta, ma gesto d’ascolto, incontro, immersione nella realtà. Un luogo dove le storie non si inventano, ma si raccolgono con rispetto, si accolgono con emozione e si restituiscono con cura. Questo luogo è Procida, e l’occasione è il festival “Procida Racconta”, che da stasera, 11 giugno, fino a sabato 14, torna a far vibrare l’isola di racconti, sguardi e legami.
Giunto a una nuova edizione, il festival, ideato e diretto da Chiara Gamberale, si conferma un progetto culturale unico nel panorama italiano: sei autori, sei abitanti dell’isola, sei racconti inediti. Un format semplice, ma capace di generare un’intensità rara e profonda. Gli scrittori, scelti tra le voci più interessanti della narrativa contemporanea, vengono invitati a trascorrere alcuni giorni sull’isola. Durante la permanenza, vivono un’esperienza di conoscenza diretta con un procidano o una procidana: una persona incontrata per caso o scelta per istinto, attrazione o curiosità. L’autore va a trovarla a casa, sul posto di lavoro, la osserva nei suoi luoghi quotidiani, la ascolta mentre racconta la propria vita, il legame con l’isola, i sogni, le difficoltà, la memoria.
È da questo incontro che nasce il racconto. Non un ritratto idealizzato, ma una narrazione intima, autentica, che cerca di restituire l’essenza di chi si è messo a nudo, con generosità. È un esercizio di empatia, uno scambio che arricchisce entrambi: chi scrive e chi si lascia raccontare.
I protagonisti di quest’anno sono sei nomi che appartengono a mondi e sensibilità diverse, ma accomunati dalla capacità di ascolto e dall’amore per le storie vere: Lisa Ginzburg, Lorenza Gentile, Dario Voltolini, Erica Mou, Antonio Moresco e Giovanni Truppi. Scrittori e artisti, voci già note o nuove, che si mettono in gioco con un atto di fiducia verso l’altro e verso l’isola.
Il momento più atteso del festival è la serata conclusiva, in programma sabato 14 giugno alle ore 19.00, nel suggestivo scenario del molo di sopraflutto del Porto Turistico Marina di Procida. In questa cornice incantevole, sospesa tra mare e cielo, gli autori leggeranno pubblicamente i racconti nati dall’esperienza. Lo faranno davanti a un pubblico partecipe, ma soprattutto davanti ai protagonisti reali di quelle storie: gli abitanti dell’isola che, forse per la prima volta nella vita, si vedono trasformati in personaggi letterari. È un momento di rara intensità emotiva. Gli scrittori leggono con rispetto, a volte con commozione. I procidani ascoltano con sorpresa, orgoglio, emozione. Il pubblico assiste a qualcosa di più di una lettura: partecipa a un rito, a un gesto di restituzione umana e poetica.
Il festival, organizzato da Nutrimenti editore in collaborazione con il Marina di Procida e altri enti del territorio, è molto più di un evento culturale: è un progetto di valorizzazione umana e territoriale, che unisce la scrittura alla vita vera, e la cultura al tessuto sociale di un luogo.
Come sottolinea l’Amministratore del Marina di Procida, ing. Renato Marconi, da sempre sostenitore dell’iniziativa:
“Siamo da sempre impegnati nel sostenere attivamente le iniziative dell’isola, perché crediamo profondamente nella cultura come valore aggiunto, un elemento fondamentale non solo per la crescita e la valorizzazione di un territorio. Promuovere iniziative come ‘Procida Racconta’ significa investire in un futuro più consapevole, sostenibile e condiviso.”
Parole che confermano una visione chiara: la cultura come motore di sviluppo, identità e coesione, capace di generare bellezza duratura e di rafforzare il senso di appartenenza.
I racconti letti durante la manifestazione non restano sospesi nell’aria: vengono infatti raccolti e pubblicati da Nutrimenti in un volume che, anno dopo anno, va a comporre una collana preziosa dedicata a Procida. Un archivio letterario vivo, che racconta l’isola attraverso occhi sempre diversi, ma legati dallo stesso stupore. Ogni edizione diventa così un tassello di una memoria collettiva che si costruisce nel tempo, fatta di parole, volti, emozioni.
“Procida Racconta” è, in definitiva, un festival che non si limita a raccontare l’isola: la vive, la ascolta, la custodisce. E ogni anno, con la forza gentile della narrazione, contribuisce a renderla un po’ più consapevole di sé e del suo valore.
Un appuntamento imperdibile per chi ama la letteratura, il Mediterraneo e le storie vere che diventano arte. Un’esperienza che lascia il segno. Dentro chi scrive. Dentro chi ascolta. Dentro chi, per la prima volta, si scopre protagonista.