▶Procida - Ci sono persone che Procida l’hanno tatuata nel cuore. Ci vieni una volta, semmai in vacanza, e poi la vita ci mette del suo. Incontri un procidano, te ne innamori, lo sposi e ci metti su famiglia.
Sembra la sceneggiatura di un film, invece è quanto accaduto qualche anno fa ad una giovane ragazza della Valcamonica protagonista di quanto accaduto qualche giorno fa.
Sabato scorso, infatti, è stata inaugurata in località Plan di Montecampione una statua dedicata al “pirata” Marco Pantani. Una statua alta 6 metri e posizionata a circa 1.800 metri di altitudine.
Al taglio del nastro era presente anche la mamma del campione romagnolo, Tonina Belletti.
L'iniziativa, patrocinata dalla Regione, è stata ideata dal Gruppo operatori turistici della Valcamonica, (con a capo la nostra Schiavini) con la fattiva collaborazione della famiglia Pantani, di Visit Brescia, della Comunità Montana, della Provincia e del Comune di Artogne.
Proprio Montecampione è un ricordo indelebile per gli sportivi italiani, visto che proprio lì Marco Pantani vinse una tappa memorabile, ipotecando la successiva vittoria al Giro d'Italia del 1998.
L'opera, realizzata dallo scultore Mattia Trotta, raffigura il “pirata” a braccia aperte, il classico gesto di quando vinceva le sue epiche battaglie sulle due ruote
“Il nostro obiettivo – ha detto la mezza (e più) procidana Silvia Schiavini - presidente del GoT Valle Camonica - è quello di tenere viva la memoria di un grande campione e in nome di questo ricordo portare gli appassionati di ciclismo in Valle Camonica. Siamo convinti che il turismo, soprattutto quello sportivo, sia fatto di emozioni da vivere e da ripercorrere, oltre che di paesaggi e luoghi da visitare. Tutti coloro che affronteranno le scalate della Valle Camonica lo faranno sul solco delle fatiche e delle imprese di Pantani, che rappresenta ancora oggi una grande fonte di ispirazione”.
A rendere omaggio al grande campione è stata anche l'assessore al Turismo di Regione Lombardia Lara Magoni:
"Marco Pantani è nell'immaginario collettivo uno degli sportivi più emblematici, una vera e propria leggenda. Ci ha messo sempre cuore e passione nelle sue gare". E poi ha aggiunto: "L'installazione di quest'opera, in un luogo così simbolico e tanto importante per il Pirata, è un atto doveroso nei confronti di un campione che ha sofferto molto ma ha regalato tante emozioni. Una statua che dimostra, ancora una volta, quanto sia vincente il binomio tra sport e turismo". Ora tutti possono ammirare di nuovo quel gesto che aveva fatto sognare tanti suoi tifosi.
Silvia Schiavini
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