Procida ( NA ) – Nel solco della memoria e nel cuore della coscienza civica, l’Istituto Comprensivo “Procida 1° C.D. – Capraro” si prepara a vivere, domani 23 maggio, una giornata di intensa riflessione e alto valore simbolico. In occasione della Giornata Nazionale della Legalità, ricorrenza istituita per commemorare le vittime delle mafie e, in particolare, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l’intera comunità educativa dell’isola si stringerà attorno a un gesto fortemente evocativo: la piantumazione dell’Albero di Falcone.

La cerimonia, che si terrà presso il plesso “Flavio Gioia” della Scuola Secondaria di I grado alle ore 11:00, rappresenta molto più di un semplice evento commemorativo. Si tratta di un momento di profonda consapevolezza collettiva, un’occasione per ribadire con forza che la legalità non è un concetto astratto né un valore retorico, ma un principio vivo, pulsante, che affonda le radici nella giustizia, nel coraggio e nella responsabilità condivisa.

Il progetto, promosso con convinzione dall’Associazione Nazionale Carabinieri, sotto la guida del Generale di Brigata (riserva) Antonio Sarchioni, si propone di offrire un tributo tangibile e duraturo alla memoria di chi ha sacrificato la propria vita per difendere i valori della democrazia e dello Stato di diritto. L’Albero della Legalità, donato alla scuola come simbolo di resistenza morale e testimonianza civile, diventerà un punto di riferimento per le future generazioni, un luogo della memoria e, al tempo stesso, un seme di futuro.

A conferire solennità all’evento sarà la presenza delle più alte cariche civili e militari dell’isola: il Sindaco Dino Ambrosino, il Comandante della Stazione dei Carabinieri, Maresciallo Antonio Di Francia, il Comandante della Polizia Municipale, Flavio Lucio Rossio, il Comandante della Guardia Costiera, Tenente di Vascello Vito Andrea Siciliano, nonché le dirigenti scolastiche dei due istituti procidani, Prof.ssa Rossella Salzano per l’I.C. Capraro e Prof.ssa Maria Salette Longobardo per l’Istituto Caracciolo. Ad arricchire il momento con una riflessione spirituale sarà Monsignor Michele Del Prete, la cui presenza sottolinea il carattere etico e universale del messaggio che si intende trasmettere.

La cerimonia avrà inizio con un momento introduttivo all’interno della scuola, durante il quale si alterneranno riflessioni, testimonianze e interventi istituzionali. Seguirà la piantumazione solenne dell’Albero di Falcone, accompagnata dalle note struggenti del “Silenzio”, brano militare che da sempre scandisce i tempi della memoria e del raccoglimento. Gli studenti, protagonisti attivi di questa giornata, daranno voce all’unità europea e nazionale intonando con emozione l’Inno dell’Europa e l’Inno di Mameli, a testimonianza dell’impegno che l’educazione alla legalità assume anche nella formazione del senso civico e dell’identità collettiva.

Il valore educativo dell’evento va ben oltre il momento cerimoniale. Come sottolineano gli organizzatori, insegnare la legalità ai più giovani significa fornire loro gli strumenti per diventare cittadini consapevoli, capaci di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto, la verità dalla menzogna. In un’epoca in cui le sfide dell’etica pubblica e della responsabilità individuale si fanno sempre più complesse, la scuola assume un ruolo centrale e insostituibile nella costruzione di una cultura della legalità radicata e condivisa.

Educare alla legalità vuol dire insegnare il rispetto delle regole, la difesa dei diritti umani, la promozione della solidarietà, la partecipazione attiva alla vita democratica. Significa, soprattutto, coltivare nei giovani l’idea che ogni scelta quotidiana, anche la più piccola, è un atto politico, un’espressione di responsabilità verso la collettività. L’Albero di Falcone, piantato nel cortile della scuola, non sarà solo un simbolo, ma un monumento vivente alla memoria e all’impegno, un testimone silenzioso che ogni giorno ricorderà agli studenti il valore dell’onestà, della coerenza, del coraggio.

Ricordare – infatti – Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutte le vittime di mafia, non è solo un atto di giustizia storica, ma una scelta educativa potente. È un invito a non cedere mai al silenzio, a non voltarsi dall’altra parte, a dire con fermezza “no” alla prevaricazione, all’illegalità, alla paura. È un insegnamento che si fa carne nella vita quotidiana, nei gesti, nelle parole, nelle scelte di ogni giorno.

Attraverso questa cerimonia, Procida non solo onora i suoi eroi civili, ma rilancia con forza il messaggio che la memoria è una responsabilità collettiva, un dovere che unisce istituzioni, scuola, famiglie e cittadini in un patto educativo e sociale. L’Albero della Legalità sarà lì, a ricordarci che ogni diritto conquistato è frutto del sacrificio di qualcuno, e che ogni libertà difesa è un impegno da rinnovare, giorno dopo giorno.

Perché non c’è futuro senza memoria. E non c’è giustizia senza legalità.